Cosa sono i simboli schematici?
Che siate studenti di elettronica o hobbisti interessati ad approfondire le vostre conoscenze, uno dei primi passi da compiere è imparare a leggere uno schema. Di cosa si tratta? È una rappresentazione semplificata che mostra tutti i componenti e i collegamenti elettrici all'interno di un circuito. Per leggere uno schema è però necessario imparare a riconoscere i simboli di diversi componenti. In questa guida vedremo i componenti più comuni, essenziali per cominciare a interpretare degli schemi.
I simboli schematici sono stati standardizzati da due diverse organizzazioni: l'American National Standards Institute (ANSI) e la Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC). Ciascuna ha deciso di adottare versioni differenti dei simboli schematici dei componenti. Quando si realizza uno schema è importante seguire uno solo di questi standard, così da facilitarne la lettura. Senza tali standard, chiunque dovesse interpretare uno schema e aggiustare un dispositivo elettronico si troverebbe di fronte a un compito quasi impossibile.
Esempi:
Resistori
A sinistra la versione ANSI, a destra la IEC
Potenziometri
Basta aggiungere una freccia ai simboli ANSI e IEC del resistore. La freccia indica il terminale del contatto strisciante.
A sinistra la versione ANSI, a destra la IEC
Condensatori
I condensatori polarizzati non sempre sono accompagnati dal simbolo +.
A sinistra la versione ANSI polarizzata, al centro la IEC polarizzata, a destra la ANSI/IEC non polarizzata
LED: diodi luminescenti
Hanno lo stesso aspetto dei diodi, a eccezione delle piccole frecce che indicano l'emissione di luce.
Questi simboli sono utilizzati sia nello standard ANSI che IEC
Fonti di alimentazione
Principale
I primi due simboli da sinistra indicano fonti di alimentazione c.c. a celle di batteria: il primo è utilizzato per rappresentare una batteria a più celle e il secondo per una batteria a cella singola. Queste tipologie di simboli non sempre presentano i segni + e -. Il terzo simbolo da sinistra, con + e - all'interno di un cerchio, rappresenta una fonte di alimentazione c.c. senza cella di batteria. L'ultimo simbolo indica una fonte di alimentazione c.a.
Secondario
Questi simboli vengono utilizzati principalmente in grandi schemi di più pagine o per semplificare uno schema quando sono presenti troppi collegamenti alla fonte di alimentazione principale.
Interruttori
Alcune varianti di interruttori che mostrano qualche combinazione differente di poli e posizioni.
CI: circuiti integrati
Anche noti come chip.
Il CI fisico potrebbe presentare un intaglio su un'estremità o un punto vicino a uno degli angoli. Il pin a sinistra dell'intaglio o del punto negli esempi qui sopra corrisponde al pin 1. Scendendo in senso antiorario lungo il lato sinistro di ciascuno dei chip troviamo i pin 1-4, e risalendo lungo il lato destro i pin 5-8, con il pin 8 in alto a destra nei primi due esempi. Il simbolo a destra corrisponde alla rappresentazione più frequente di un CI in uno schema. In questa rappresentazione, i pin sono disposti in modo casuale, a seconda di dove sia più facile inserirli all'interno dello schema. È importante prestare attenzione a questo aspetto quando si effettuano dei collegamenti.
E questi sono i simboli più frequenti utilizzati all'interno di uno schema. Ne esistono molti altri, ma è più facile impararli quando se ne ha bisogno. Per saperne di più, visitate https://www.digikey.com/schemeit/project/, selezionate la casella accanto a "Mostra solo componenti del catalogo con simboli" e provate a inserire diversi componenti nello schema per vedere i simboli corrispondenti.

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